domenica 14 luglio 2024

"Una goccia dell'acqua": le poesie di Franca Prosperi alla Festa di "Città per vivere"


ROSETO. Eppoi, nel pomeriggio afoso del mezzo d'un luglio, sali a Montepagano. In quel palazzo Pangia-Mezzopreti dove partì, nel 1860, l'allora sindaco, Mezzopreti appunto, a salutare il Re Vittorio Emanuele che passava alla Marina per l'Italia conquistata all'unità. Un pezzo di storia, per il vero da tutelare, che è divenuto di fatto la “pinacoteca” di Pio Rapagnà.

Perché il motivo della visita è la sesta “Festa popolare” di Pio... senza Pio. Vale a dire la Festa di “Città per Vivere” che Giovanna Forti, compagna di una vita di Pio Rapagnà, “eretico” politico rosetano e abruzzese scomparso sei anni or sono; che Giovanna si diceva porta testardamente avanti in nome della memoria e dell'amore per il “suo” Pio.

E l'amore è andato in onda all'ennesima questo pomeriggio a Montepagano. Perché Giovanna, nell'ambito della Festa, ha inserito la presentazione del libro di poesie per bambini della professoressa Franca Prosperi: “Un mondo meraviglioso”. E per la verità meraviglioso è il pensiero di questa insegnante ed artista che porta la delicatezza dell'animo sulla carta o sulla tela. Come ha tratteggiato bene una sua amica e collega, la professoressa Gabriella Di Domenico, ricordandone i trascorsi veneti e marchigiani prima del ritorno nelle scuole della sua Roseto.

E queste poesie sono state non lette, ma interpretate divinamente, con voce sicura e quasi “professionale” da alcune bambine e bambini seguiti da Luisa di Febo, fresca di laurea in pedagogia, ma veterana in una “laurea” che non ha bisogno di timbri: la passione, la vocazione, la "missione" di una donna che dà sé stessa nella sua attività di “levatrice di cuori” di bambine e bambini, perché, come dice lei, “la parità di genere e dentro ogni persona, maschio o femmina che sia”.

È stato detto della poesia di Franca Prosperi che è scritta in “punta di stelle”; che vive dentro una “goccia dell'acqua”. E difatti lei riesce a mettere in versi anche le ricette culinarie. Un amore a tutto tondo, il suo, che si estende anche alla natura ed ai gatti, che ama molto. Nonché alla pittura, vecchia passione giovanile che sta riprendendo ora con il tempo dell'età post-impegno lavorativo. Non a caso il libro è illustrato da una sua allieva, la disegnatrice Francesca Vagnozzi. Ma Montepagano è anche musica. Così l'incontro si è avvalso di momenti ritmici curati da Tony di Gabriele, un giovane virtuoso della chitarra, che usa a mò di una tastiera hitech.

E da lassù, ove intensamente guarda Giovanna, il suo Pio osserva questa “Festa Popolare” che è tanto sua quanto più se ne allontana nella direzione di Giovanna e di Annalisa. Rendendo plastica la trasparenza che dietro quella politica così anni '70-'80 del Novecento nel suo essere radicale-e-popolare (nonché cattolica alla maniera siloniana se è permesso); accanto anzi a quel “Pio” dunque, non potevano che esserci Giovanna ed Annalisa.

Le Feste Popolari dal 2019 ad oggi questo dicono: immenso amore e grande umanità. Una “goccia dell'acqua” di un altro mondo: senza guerre; in pace con sé stesso; con l'arte e la poesia. L'utopia realizzata, un pomeriggio di mezzo luglio, in un palazzo storico di un Borgo Abruzzese, Italiano, Globale e locale. Con l'emozione per fortuna smorzata appena dall'ottimo buffet allestito da un'altro artista rosetano, Luciano Astolfi, presente con alcuni suoi tipici dipinti nel palazzo.

Provvidenziale buffet, appunto. Perché davvero le ciglia potevano a tratti sentire lo scorrere dell'emozione. Perché l'umanità fa questo effetto. In tempi di guerre e cuori duri.

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