Ebbene, settanta-ottanta mesi dopo, passati appunto sette anni, l'odierno pro-sindaco si è ricordato di quel no, per il quale evidentemente se era molto arrabbiato, ed ha attaccato (politicamente) Elena Ginoble, oggi una delle più agguerrite (anzi, la più agguerrita, insieme a Franceso di Giuseppe di Fratelli d'Italia) consigliera d'opposizione. Si è dimenticato, però, il solerte pro-sindaco, braccio destro (politicamente) del consigliere regionale di “Azione”, Enio Pavone, che dal 2021 ad oggi lui ed i suoi non solo non hanno introdotto la “sosta gentile” che pretendevano dagli altri, ma hanno in pratica raddoppiato il numero di parcheggi a pagamento. In più li hanno applicati in modo così poco gentile che i malcapitati, la scorsa estate, dovevano fare le corse dall'auto al parchimetro nel timore che venissero multati... in itinere.
Del resto anche la sua collega di Giunta, Annalisa d'Elpidio, una volta divenuta assessore, ha dimenticato le battaglie contro i parcheggi a pagamento che faceva da sindacalista dei commercianti. Anzi, ha osservato che, da quando c'è lei i commercianti gradiscono in modo supremo le striscie blu addirittura da richiederle loro stessi.
Ma il pro-sindaco ha fatto di più. Dopo aver promesso, con delibera di Giunta di qualche giorno fa, di istituire finalmente questa “sosta gentile”, guarda caso dopo che l'aveva negata proprio nel novembre scorso ad una mozione di "Elena" che oggi, con le mutate condizioni, la riteneva necessaria; subito dopo si diceva, se la sono quasi rimangiata e l'hanno rimandata all'anno prossimo.
Ora, benedetto il
signur, ma possibile che è sempre tutta e solo colpa della consigliera di "SiAmo-Roseto", se lui in due anni e mezzo barra anni tre non è stato capace di tener fede a quanto lui medesimo riteneva utile in condizione assai meno gravose di oggi per la collettività rosetana? Suvvia...!
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