domenica 20 agosto 2023

Le Rosetan c'est moi: seguitemi!

ROSETO. Comincia a far capolino, nelle pagine interne dei giornali, la corsa alle candidature per le elezioni regionali, che dovrebbero tenersi all'inizio della primavera prossima. Notizie, di solito, che interessano solo gli addetti ai lavori, o la specie in via d'estinzione (per fortuna) degli appassionati del genere.

Così, lasciando da parte l'ira dei sindaci perché non è stato consentito loro di candidarsi con la fascia tricolore indosso. E tralasciando anche i comunicati stampa dell'onorevole Giulio Sottanelli il quale, a nome della “Azione” di Carlo Calenda, rivolge appelli accorati onde si tenga in luce la sua posizione (a dir il vero puttosto ardua da capire, ma tant'è); a parte ciò si diceva, a Roseto tutto è rigorosamente sottocoperta. Si sa di alcune notissime ambizioni personali, ma gli interessati si guardano bene dal parlarne per rischio di pericolose scottature.

È facile prevedere, tuttavia, che il refrain sarà: uno/una di noi (inteso noi rosetani) deve salire all'Emiciclo. Per il bene della città (ovvio, sempre per il bene della città: ci mancherebbe). Il problema è che ognuno/ognuna si sente quell'uno/una in via esclusiva. Di conseguenza può succedere che quello/quella si autocandida (oppure viene autocandidato) e poi dice: ecco l'uno/una sono io, votatemi tutti come il rosetano/rosetana di turno. Chi non mi vota è antipatriottico.

Naturalmente non funziona così. E tutti gli altri piuttosto che votarlo/votarla faranno di tutto per mettere i bastoni tra le ruote, magari candidandosi a dispetto nella stessa area geografica pur di togliere qualche preferenza.

Se quindi vogliono proprio fare questa union-sacrée per il bene della città (sempre della città, s'intende, perché il privilegio personale della carica con lauti onori, guarda caso, non viene mai menzionato); se quindi volessero diciamo, allora non ci sarebbe altro da fare che una bella cosa: le primarie non per partito o schieramento, ma per rosetanità. Dite: tutti noi vogliamo essere il/la Rosetano dell'Emiciclo, ma siccome forse solo uno/una può arrivarci, sottoponiamo a voi, popolo rosetano, tutti i nostri nomi di aspiranti: chi vincerà le primarie/sorteggio, verrà candidato. E tutti gli altri lo seguiranno, in qualunque partito o lista si presenterà.

Pensate sia impossibil? Avete azzeccato: è impossibile. Buona domenica.

Nessun commento:

Posta un commento

Liliana e la solidarietà (con qualche riflessione natalizia)

Liliana di Tecco ROSETO. A Roseto i poveri esistono. Nonostante il benessere medio della cittadina. E malgrado la narrazione ufficiale, che ...