La frase, in termini politici, è significativa. Lascia intravedere infatti che il sindaco non gradisca più fughe in avanti sull'argomento. Sul quale, guarda la coincidenza, più volte in consiglio aveva chiesto “spiegazioni” il più autorevole sostenitore della maggioranza, vale a dire l'ex-sindaco Enio Pavone. Consigliere Pavone che – derivando con logica giornalistica dal dire del sindaco – era invece perfettamente a conoscenza nonché d'accordo sull'uso di questo mezzo repressivo che ha sanzionato senza pietà ogni minima distrazione alla guida inducendo persino ansia negli automobilisti alle prese con l'attraversamento dell'incrocio.
Crepe nella maggioranza allora? Non direi. Più semplicemente affioramenti sul pelo della marea della duplice natura di questa esperienza civica. Che vede una leadership amministrativa riconosciuta al sindaco Nugnes come “capo” della coalizione di liste che ha vinto le elezioni del 2021 ed una leadership politica di fatto nelle mani di “Azione”, nel cui direttivo locale il segretario regionale e deputato, Giulio Sottanelli, ha inserito in pratica quasi tutti i consiglieri e gli assessori che reggono Nugnes.
Nella chimica politica, un equilibrio binomiale, in cui appunto c'è un leader amministrativo ed un leader politico, può esser di per sé un equilibrio instabile ed a tempo. Proprio in senso tecnico. Naturalmente come tutti gli equilibri all'apparenza caotici, la instabilità può divenire così duratura da apparire stabile. E questo solo il tempo può dirlo. Quella frase sul semaforo, tuttavia, è un piccolo segnale.
Faremo bene a segnarla sul diario della politica quella frase. Per adesso è il nulla. Un domani chissà.
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