E vabbé, cosa vuoi che sia! È la politica, signori. Che mai fermò la propria campagna elettorale quando il nostro Carlo (non il III° d'inghilterra, ma il IV.0 trasteverino) lo propose, mentre tosto ha dovuto ceder passo, almeno a livello mass-mediatico, per i dovuti onori alla Regina d'oltremanica. L'avessimo del resto noi una monarchia tal quella britannica! visto che ad ogni elezione, locale o nazionale che sia, cerchiamo di affibbiarci un re (o una regina) che puntualmente ci delude.
Lo faremo anche stavolta. E sapete cosa vi dico? Non fosse che pure nel 2018 mi astenni dalle urne, come farò per l'oggi, avrei anch'io tributato il mio favor votante alla deputata della Roma non pariolina che va per la maggiore. Non per convinzione, ma per curiosità. Per scoprire se, ahi visto mai, non dalla créme, ma dalla plebe (in senso nobile) possa un giorno sortire una leader di governo a tutto tondo, come d'altra parte del continente qualche volta è capitato. E viene in mente la Germania, con una all'epoca sconosciuta politica dell'Est, che fece la carriera che fece. Fantasia, certo. Comunque di lei non ho nessun timore. D'altri per la democrazia reale temo eccome, e con prova negli ultim'anni!
D'altra parte cosa di peggio può succedere ad un Paese che, tanto per dire, ha fatto una legge la quale diceva di garantire, a chi si fosse registrato in un dato pubblico elenco, di non ricevere più telefonate che ad ogni ora del giorno ti propongono offerte le più... vantaggiose per questo o quello. Bene, fatta l'iscrizione, arrivano più telefonate di prima. Evidentemente la legge è un colabrodo, buono solo per lo spot del momento di chi l'aveva promossa.
L'unica cosa infatti sulla quale oggi la politica, europea in questo caso, va d'amore e d'accordo è la guerra. Per tutto l'altro dissente. Anche le bollette che fan veder le stelle possono attendere. Anche loro debbono inchinarsi alla guerra, sulla quale non è ammessa discussione.
Pazienza, tra due giorni saremo distratti un po' da un'altra mistica: quella del primo giorno di scuola. Che ormai, superate ma nemmeno tanto quelle d'obbligo, più che un diritto è un privilegio, visto quel che costano i libri e gli zaini, il corredo d'ordinanza e gli abbonamenti ai servizi vari e tutto il resto. Ma che fa! noi abbiamo la grande mistica del Primo Giorno di Scuola; la grande Retorica dell'apparenza sopra la sostanza. E per fortuna non siamo più al 1898, alla rivolta per il rincaro del grano con le successive cannonate di rispristino dell'Ordine. costituito.
Ma allora c'era lo spauracchio del socialismo, della rivoluzione alle porte. E poi s'è visto come è andata. Per fortuna oggi siamo tutti più tranquilli: noi che non vediamo l'ora di inchinarci alle disposizioni di risparmio del governo, qualsiasi sia il governo, ed il Potere instesso che non ha nulla da temere se non qualche post social magari da censurare prontamente.
Buon week-end allora e godiamoci questo scorcio di mare, per noi che siam qui resistenti alle ultime squadriglie d'assalto d'un turismo a volte altezzoso e prepotente. Ma questo non si può dire, va da sé. E difatti non l'ho detto! L'ho appena scritto dove, per mia salvezza, non si legge.
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