lunedì 7 marzo 2022

Ma il "Premio donna" c'è ancora?

ROSETO. Ma, sbaglio o nel lungo comunicato che annuncia l'8 Marzo (domani) istituzionale, non si fa riferimento al “Premio donna”? C'è ancora questa iniziativa rosetana che di solito si teneva intorno all'8 marzo? Non per niente eh! ma essendo il Premio Donna nato, mi pare, sotto la regnanza municipale di Enio (Pavone), la sua eventuale cancellazione sarebbe argomento che chiederebbe lecito il sapere dell'opinione al riguardo dello stesso Enio. O no?

In ogni caso, domani ci saranno tra le altre cose delle letture, con musica e danze, intitolate “Non posso ballare sulle punte” per la regia del bravo Mario Villani. Titolo che pare direttamente ispirato ad una poesia di Emily Dickinson che a dir il vero si chiamava “Non so ballare sulle punte”. Per la cronaca, perché non tutti sono letterati, Emily Dikinson era una poetessa americana vissuta nell'Ottocento (1830-1886) che ebbe una vita piuttosto travagliata. Pare, infatti, visse per anni chiusa nella sua camera completamente vestita di bianco. Tant'è che la sua opera fu in sostanza riscoperta solo nella seconda metà del Novecento.

Comunque, al di là se le donne non sappiano o pur sapendolo non possano ballare sulle punte, tornando a noi, sarebbe bello conoscere insieme alle opinioni del sindaco Nugnes, della presidenta consiliare, Gabriella Recchiuti, dell'assessore Francesco Luciani e della consigliera Toriella Iezzi (tutte debitamente comunicate), anche il commento di Enio Pavone in caso di cancellazione del Premio Donna. Se invece questo esistesse ancora, ovvero non fosse stato cancellato, allora sulla opinione del dottor Pavone si potrebbe anche derogare.

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