domenica 19 dicembre 2021

Idea presepe

ROSETO. L'idea è nata per caso. Durante una chiacchierata tra amici. Tra persone, però, che di scuola ne sanno. E di passione per l'insegnamento altrettanto. Perché non organizziamo – si son detti in breve – un concorso per venti presepi costruiti con materiali riciclati?

Detto fatto. La nuova amministrazione comunale è stata subito entusiasta della proposta. In particolare l'assessore Francesco Luciani, il sindaco Mario Nugnes e le consigliere comunale Simona di Felice ed Annalisa D'Elpidio. 

Sono nati così venti bellissimi presepi. Ideati dalla fantasia dei bambini delle scuole rosetane dei cicli dell'infanzia, delle primarie e delle secondarie. Con la collaborazione ovviamente delle insegnanti, che hanno recepito ottimamente l'iniziativa. Si è subito messa all'opera anche una giuria qualificata, nella quale figurano artisti come Bruno Zenobio, Luciano Astolfi o Giorgio Poliandri.

I presepi sono tutti all'insegna della creatività e del gusto. Sembrano dei veri e propri mosaici. Usano materiali come ghiande per costruire animaletti o tappi di bottiglie che altrimenti andrebbero buttati. Ora avranno i loro momenti “ufficiali” in Comune, in città e naturalmente sui social. Saranno protagonisti, inoltre, di un tour natalizio per i negozi cittadini, in collaborazione con l'associazione “Assorose”.

Ma, prima ancora di passare alla fase prettamente natalizia, hanno già raggiunto lo scopo che si prefiggevano gli ideatori. Tener vivo, vale a dire, lo spirito della natività declinato secondo lo scorrere dei tempi presenti in fatto di ambiente.

Ed è dietro questo spirito che si scorge una matrice culturale ed anche latamente religiosa ben precsa. La stessa che informa lo spirito di una “rosetanità” particolare. Una matrice che è anche dietro la formazione culturale e politica di gran parte dell'attuale compagine amministrativa. Un tipo di approccio sociale che penso vedremo molto attivo nei prossimi mesi ed anni. Non si sta parlando, cioè, di cose estemporanee. Qui c'è dietro un modo di intendere la vita e la storia. 

Come dire, c'è una cultura ben precisa in queste iniziative. Chi non la riconosce non capisce un dato fondamentale della socialità cittadina. E, se posso permettermi una piccola noticina personale, neanche della poltica cittadina. Ma questo, ovviamente, è un altro discorso.

Un bravo, quindi, soprattutto ai bambini ed a tutti coloro che, magari dietro le quinte, infondono a queste cose un lato umano e civile impareggiabile.

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