Basta appaltare. Che poi va bene (si fa per dire) gli appalti dalle migliaia di euro. I software da 4 volte i 10 mila (euro) e rotti. E così via circa i camposanto. Ma se poi la domenica prima della festa di Ognissanti si blocca il cancello e non c'è modo di aprirlo malgrado la buona volontà dei presenti... Possibile non si trovi una chiave passepartout, un pulsante sblocca-impianto? nulla: solo attesa e tanta pazienza. E già, basta appaltare!
Foto poche. Ed al dunque, le foto-opportunity dei rosetani con Carlo Calenda venuto in visita a Villa-Tofo – Teramo non sono molte. Sul profilo Fb di Calenda stesso, la sera di domenica 27, compaiono sei foto di cui solo due rosetane: con Pavone e Sottanelli. Sulla pagina di Sottanelli, il lunedì, si nota invece solo una foto in primo piano di Nugnes ed un'altra in cui il sindaco è preso d'infilata dopo Luciano D'Amico ed altri. Poi c'è qualche post di compiacimento-fotografico, però autoprodotto. Si poteva fare di più, sembra.
Duro affondo di Di Giuseppe. Malgrado i calorosi endorsement che il sindaco rivolge agli ufficiali delle forze dell'ordine e che questi ricambiano, va detto con un certo vigore, il problema sicurezza, almeno percepita, in città esiste. O almeno è quanto sostiene Francesco di Giuseppe, consigliere di Fratelli d'Italia, autore di un duro scambio dialettico a distanza con il sindaco durante il consiglio comunale del 29 ottobre.
Magiche... magie. Intanto, mentre sul Colle Paganese incanta per tre giorni la magia, con il rischio non calcolato che il colle stesso venga inteso come un parco a tema, alla Villa potrebbe magicamente risorgere l'informagiovani. Ovvio diversamente detto e con gli aggiornamenti del caso rispetto a quello sfrattato dalla dipendance della Villa stessa per far posto ad un'associazione che si occupa di arte. Come al solito la notizia è servita con il consueto vezzo di rappresentare le cose in modo più esagerato di quel che sono; farle apparire più grandi di quel che sono. Tendenza alla pienezza di sé la quale, trasferita in altra sede, quella del consiglio regionale ad esempio, espone uno dei suoi capostipiti, quel Pavone Enio già sindaco, una volta a lamentarsi a verbale di non essere ascoltato e un'altra addirittura ad incappare, sempre a verbale, in una secca reprimenda del presidente, Lorenzo Sospiri.
Come nel calcio infatti, fuori casa i falli tattici è più facile che vengano fischiati.
Meditate gente, meditate!
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