martedì 10 settembre 2024

La tartaruga e la comunicazione

ROSETO. Vi sono due piani paralleli nella vicenda delle tartarughe, per il secondo anno consecutivo sulla spiaggia del Borsacchio per la nidificazione.

Il primo è di tipo naturalistico, ed interessa etologi e studiosi della materia.

Il secondo è di genere comunicazionale, ovvero il trattare il fatto come un "evento" e quindi promuoverlo con gli strumenti pubblicitari tipici degli eventi appunto.

Se il primo è un piano che non avrebbe nemmeno bisogno della divulgazione della notizia, in quanto d'interesse puramente settoriale, il secondo è tutto e solo comunicazione, perché tende ad esaltare la natura anche turistica, quindi in piena logica capitalistica, dell'area.

Se il primo è argomento di studio il secondo è fenomeno tipicamente politico, con tutte le conseguenze sul protagonismo assoluto degli attori principali e secondari della vicenda, sia sul versante ambientalistico sia su quello propriamente di parte politica. E qui di protagonismo ce n'è davvero tanto.

Inutile dire allora che il secondo aspetto sia ampiamente prevalente nella storia. Anzi, direi l'unico in buona sostanza. Con buona pace dell'inconsapevole tartaruga, è chiaro!

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