sabato 31 agosto 2024

Una estate al... mare!


ROSETO. Che poi, se vai a pensare ad una narrazione indipendente dell'estate rosetana, allora trovi un modello consumistico di fruizione del divertimento. Che non è fatto proprio dal mercato, come sarebbe ovvio. Ma è messo a perno dalla cosiddetta politica giovanile dell'ente locale.

Se poi qualche esempio del modello si tinge anche di taluno episodio di cronaca, tipo ipotesi di lavoro irregolare o sicurezza precaria eccetera, allora si fa finta di nulla dimenticando i selfie e la comunicazione politica che vi si è svolta.

Trovi un modello, ancora, in cui la social-info fa da grancassa a determinati eventi il cui accesso però viene delimitato per censo-sociale, pur essendo il conto pagato dalle tasse dei cittadini.

Ma nell'estate rosetana non trovi solo eventi. Trovi anche la politica. Dove magari una imprenditoria locale ha molto investito, e legittimamente, su un consigliere regionale, contribuendo con generosità alla sua campagna elettorale, ma poi in Aula questo consigliere non lo stanno nemmeno a sentire. Nella specie parliamo di Enio Pavone, come da resoconto e dichiarazioni-spese pubblicati sul sito internet della Regione abruzzo.

E poi l'estate rosetana è fatta anche di urbanistica. Con i villini storici sul lungomare che vengono buttati giù come birilli. In nome di che cosa? Di quale modello di città?

Chissà se un filo rosso unisce tutto questo in un unico pensiero politico. Che bello non è, però!

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