giovedì 1 agosto 2024

Puntuali a modo loro... ed intanto un'altra villa storica cade sotto i colpi delle ruspe!

ROSETO. Di solito, le riunioni del consiglio comunale iniziano un'ora dopo l'orario di convocazione. Non è una bella abitudine. Ma è consuetudine, non solo rosetana: per il vero piuttosto generalizzata. Tra l'altro il regolamento lo consente.

Ebbene, a Roseto capita quasi sempre che l'opposizione arrivi puntuale, ma debba aspettare i comodi della maggioranza. La presidente d'Aula, Gabriella Recchiuti, di “Azione”, infatti, ha proprio detto che lei aspetta la maggioranza per fare l'appello, ma non l'opposizione. Il che è piuttosto originale come concezione democratica, diciamo che è una interpretazione “orbaniana” della democrazia. Ma tant'è.

Mercoledì 31 luglio, tuttavia, è successa una cosa diversa. La maggioranza si è presentata puntualissima alle ore 17:00, mentre l'opposizione, per una serie di coincidenze, è arrivata un po' più tardi, ma sempre entro l'ora “accademica”. Soltanto che, nel frattempo, rinunciando persino alla consueta relazione illustrativa del provvedimento, la maggioranza si è votata in un minuto, senza nessuna discussione una delibera sul bilancio piuttosto rilevante. Basti pensare che conteneva una variazione di 550 mila euro circa le multe.

Per il vero, un consigliere d'opposizione (meglio: dell'opposizione costruttiva, come si è autodichiarata) c'era: Giuseppe Bellachioma, ex-Lega. Avrebbe potuto benissimo chiedere la parola, intervenire per 15 minuti, magari fare qualche emendamento formale, ed il tempo di arrivare ai suoi colleghi lo avrebbe dato. Ma Bellachioma, che questi meccanismi dovrebbe conoscere benissimo, visto che è stato anche deputato nella scorsa legislatura, ha preferito evitare e, di fatto, non ha ostacolato il giochino della maggioranza. Del resto è padrone di farlo. Per carità, ognuno fa l'opposizione (“costruttiva”) come ritiene più opportuno.

Di qui però è nato un caso politico. Francesco Di Giuseppe (Fdi), Teresa Ginoble (SiAmo-Roseto) e Nicola Petrini hanno accusato la maggioranza di arroganza. La maggioranza, soprattutto per voce di Enio Pavone, consigliere regionale e comunale di “Azione” ne ha gridate di tutti i colori all'indirizzo dell'opposizione, tranne Bellachioma ovvio. Ed anche qui, nell'attacco della maggioranza contro l'opposizione, siamo nella versione Orban della pratica democratica.

Il giorno dopo, cioè oggi, si sono naturalmente incrociati i comunicati. Li potete leggere a commento nella pagina “Roseto Eclettica”, sotto il mio post. La maggioranza, nel suo comunicato, pare aver appena moderato i toni. Inserisce però una nota di merito: rivendica ottimi risultati di bilancio. Le casse del Comune, sono floride, dicono. Uno si chiede allora: come mai anche piccoli interventi non vengono fatti dunque? Perché, per venire a Roseto è una guerra di parcheggi? Perché noleggiare una bici per farsi una passeggiata senza l'auto è un'impresa? Come mai per le vie interne è un problema persino passare?

Intanto proprio oggi, in piena estate, un cantiere ha invaso parte del lungomare centrale: stanno demolendo una bella villa storica per farne un altro palazzone. Bello non è. Cioè, questi volevano essere tanto innovativi, eccetera e l'unica innovazione che si vede è cemento-più-cemento-più-cemento dovunque c'è un buco di prato da coprire. Questo è!

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