ROSETO. Questa sera, mentre allestivo la mia modesta pappa (che testimonio in foto), pensavo. Cogitavo sull'alluvione di “Note del sindaco” (così le intitolano), che giornalmente precipitano con intensità gravitazionale sugli smartphone dei giornalisti. Beninteso, fosse nelle mie titolarità, il 90 per cento delle suddette finirebbe di diritto nella rubrica che Michele Serra teneva sul settimanale “Cuore” una trentina d'anni or sono, le cui insegne non posso riportare perché ora non c'è più la libertà di quei tempi.
Oggidì dunque, una di queste Note Nugnesiane, che propalava i soliti lavori pubblici, ha innescato un battito di ciglia leggermente più irto del solito in quanto si è meritata una replica. Una risposta postata sul suo profilo Fb niente meno che dal mitissimo ex-sindaco, Sabatino Di Girolamo. Il quale ha detto (volgarizzo): vabbé, ma tutti 'sti lavori che state a propagandà li avevo iniziati io, fosse stato per voi campa cavallo... Il che è vero, anche se, ad onor della verità-vera, i lavori pubblici non sono né di Di Girolamo, né meno che mai di Nugnes & Marcone, bensì del Comune, o meglio dei rosetani che li pagano con le loro tasse.
Tuttavia l'odierna Nota Nugnesiana, aveva anche un'altra particolarità, parimenti osservata come esorbitante dall'ex-sindaco Di Girolamo: ospitava una dichiarazione della presidente del consiglio comunale, avvocata Gabriella Recchiuti. La quale, ovviamente non ha ruoli esecutivi né nulla c'entra con i lavori pubblici. Allora, Gabriella Recchiuti deborda dal suo ruolo, teoricamente super-partes, di presidenta d'Aula? Si, politicamente deborda. Ma questo non significa nulla. Nè il contestarlo cambia qualcosa, se non a suo favore. Perché è opinione di queste righe che il suo sia un debordare politico intenzionale.
Non posso credere, cioè, lo faccia solo per voglia di apparire in pagina o in video. Costume, tra l'altro, comune alla maggior parte degli assessori, per non dire del sindaco e del suo vice. No, penso che Gabriella Recchiuti faccia politica. In che senso? Proviamo a ragionare. Anzitutto lei è di “Azione”, il partito di Calenda, ovvero qui di Giulio Sottanelli. A differenza di Nugnes, che non si è mai dichiarato “azionista” in quanto tale, lei si è candidata direttamente in “Azione”. Ergo, è molto vicina a Giulio Sottanelli. Non può essere che il suo protagonismo sfugga allo stesso Giulio, che evidentemente tacitamente approva. Di fatto, lei va a controbilanciare sul piano proprio comunicativo la dilagante presenza mediatica del sindaco e del suo vice.
Si può avanzare l'ipotesi politica che non sia una cosa estemporanea? Bene, fare ipotesi rientra nel rango dell'analisi politica. E quindi pare lecito avanzarla. E, devo aggiungere, che personalmente non mi dispiacerebbe se così andasse. Anzi, per mia inclinazione verso la politica al femminile, invece dei soliti nomi papabili, vedrei bene una candidatura dell'avvocata colognese che so? alle prossime regionali? che ne dite?
Glielo
auguro, ovviamente. Perché penso anche un'altra cosa. Questa sua
intraprendenza, portata avanti con piglio decisionista, dovrebbe porre all'opposizione la necessità di dotarsi presto una
leadership riconosciuta. Anche qui, nella mia immaginazione, avrei il
profilo giusto. Naturalmente donna. Quasi coetanea della Presidente.
Anche lei colognese. Sarebbe un'antagonista perfetta, preparata,
puntigliosa come non mai, appassionata di politica. Le darebbe filo
da torcere, ne sono certo. E magari assisteremo ad una bella sfida
politica tra duellanti vere.
Volete sapere a chi sto pensando? Non ve lo dico. Basti sapere che verso di lei ho già espresso simpatia in tempi non sospetti. Vi lascio in suspance, anche perché dal profilo che ho appena descritto tutti han capito chi è. Non ci crederete, ma l'ho capito persino io!!!
Bene, mi sa che quanto a fanta-scenari politici (chissà poi fino a che punto) per questa sera abbiamo finito. Torno alla mia cena fredda, non vorrei che nel frattempo si fosse un tantino... surriscaldata!
Aurevoir.
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