Teresa "Elena" Ginoble |
ROSETO. Mi sa che sotto la superficie all'apparenza placida, la politica rosetana si sta un po' increspando. La cartina di tornasole è stato il consiglio comunale di ieri. Dove nemmeno il quadernuccio a forma di breviario dal quale il sindaco, Mario Nugnes, trae ispirazione per le centinaia e centinaia di parole con le quali cerca di coprire le domande dei consiglieri d'opposizione, riesce più ad annacquare quel che pare un mutamento del quadro politico.
Andiamo tuttavia con ordine. Anzitutto l'aumento della tassa sui rifiuti. Sarà del 1,5 per cento come comunicato, del 3-4 per cento come detto in Aula dall'assessora Zaira Sottanelli, o del 7 per cento come scrive la consigliera Rosaria Ciancaione, che è stata tra l'altro la ragioniera storica del Comune fino al 2015? Dal “breviario” del sindaco ieri non è apparsa la sicurezza matematica sul numero.
Ma intorno al tema dei rifiuti, sempre in consiglio, è stata la consigliera Teresa “Elena” Ginoble a mettere davvero in difficoltà la maggioranza. L'esperta Elena si è accorta infatti di una mozione fantasma. Che giace dal febbraio scorso nei cassetti del Comune e mai è stata portata in discussione, nonostante il regolamento prescriva un termine massimo di due mesi trascorso il quale la presidenza d'Aula non può più trattenere a sé il documento. Il bello è che nemmeno l'autore o l'autrice della mozione pare aver protestato più di tanto. Mistero, dunque.
Come mistero un'altra cosuccia mica da niente. Sempre “Elena” ha chiesto: scusate, ma i rapporti economici tra il Comune e l'impresa appaltatrice dei rifiuti sono ancora regolati dal contratto relativo alla gara d'appalto del 2015 oppure si svolgono secondo le condizioni stabilite dalla gara del 2021? Gelo in Aula. Solo il consigliere di maggioranza Enio Pavone cercava di replicare, manco volesse a tutti costi di intestarsi lui, politicamente, questo aumento della tassa sui rifiuti. Perché? Mistero.
Ma Pavone, proprio oggi, è stato preso di mira dal consigliere di Fratelli d'Italia, Francesco di Giuseppe. È successo infatti che questa mattina, “Azione”, il partito di Carlo Calenda, ha officiato il suo congresso cittadino al palazzo del mare, ovvio sotto la sapiente regia politica di Giulio Sottanelli. Si è così scoperto che ben sette consiglieri della maggioranza di Nugnes hanno ricevuto l'investitura ufficiale di Azione, sono cioè diventati da “Civici” uomini o donne di partito, come immediatamente ha sostenuto Francesco Di Giuseppe.
E qui si apre un... mondo, od un mare fate voi. Perché a questo punto, di fatto, la maggioranza di Nugnes è un bipartito: “Azione” più il gruppo Pavone.
Quindi ricapitolando: la tassa rifiuti aumenta, ma non si sa di quanto; una mozione fantasma si aggira senza risposte nelle stanze del Comune; un contratto che non si capisce se sia quello vecchio o quello nuovo; una maggioranza che da “civica” pare svoltare verso “Azione”. Bene, bene... e sono passati appena sei mesi dal voto dell'autunno.