martedì 26 ottobre 2021

La nostra "007" vi scruta

ROSETO. Una lettrice di questa pagina, molto appassionata di politica e molto competente in materia, si sta divertendo, in questi primi giorni di amministrazione Nugnes, a collezionare alcune “perle”. Siccome è anche una cara amica, me le ha suggerite. Appunto perché amica, però, non mi sembra giusto che me ne appropri senza dichiararlo, seppur tutelando la sua riservatezza. Anche perché ho l'impressione che della sua passione per la politica presto torneremo a parlare. Vi basti sapere per ora che non abita propriamente a Roseto né vi lavora.

La prima riflessione che mi ha proposto riguarda il vicesindaco, Angelo Marcone. Si dà il caso, infatti, che il giovane Angelo sia stato descritto nel passato come non proprio antipatizzante della Lega di Salvini. Di qui la voce che molti elettori del Carroccio gli abbiano accordato fiducia nel segreto della cabina elettorale. Addirittura si ipotizza, politicamente parlando, che la presenza del sindaco di Giulianova, Ivan Costantini, al Palasport domenica sera, possa in qualche modo riferirsi a tale situazione politica. Bene, osserva la mia amica: ma questo Angelo Marcone, non era colui che un paio d'anni fa aveva chiuso con le formazioni civiche? Io non lo ricordo – comincio ad invecchiare – ma lei me ne fornisce ampia prova con un ritaglio di stampa inequivocabile.

Altra arguta osservazione. Il sindaco Nugnes, paladino del civismo a 24 carati, in realtà è stato ringraziato proprio da un partito: “Azione” di Carlo Calenda. Ed anche qui un qualche contrasto può esserci: come, ti definisci fuori dai partiti e poi “Azione” ci mette il cappello? Non bastavano le innumerevoli rivendicazioni di vittoria da parte dell'ex-deputato “Montiano”, Giulio Sottanelli, che di “Azione” abruzzese è una punta di diamante?

Devo riconoscere che la lettrice è preparata. Da parte mia, però, aggiungo una gocciola prima che me la faccia secca: l'uniformità dello stile della mise dei nuovi arrivati a Palazzo di città. Quest'estate, durante un incontro pubblico, si fecero fotografare tutti in camicia bianca e pantalone nero. Adesso sfoggiano tutti la giacca scura perfettamente in linea con il colore della cravatta. Ma è una casualità che si vestono tutti uguali o è una sottile strategia comunicatva per far vedere che sono compattissimi?

Ecco, su questo, cara amica, mi sa che ti ho anticipato.

 

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