sabato 5 dicembre 2020

Torna la voglia del grande cemento


ROSETO. Sembra tornare la voglia delle grandi lottizzazioni quasi sulle spiagge. Quaranta ettari a Pineto; novanta ettari a Giulianova; non si sa quante decine di ettari a Roseto, per vincoli urbanistici scaduti. Insomma, gli anni Settanta impallidiscono al confronto. Ora, tutto ok. Significa che prevedono masse di acquirenti che comprano case al mare come noccioline, beati loro.

C'è però un problema. Oddio, problema? Diciamo osservazione. Alcuni ritengono che tutte queste case portino una certa devastazione ambientale. Di certo nascondono il mare alle viste. Potrebbero inquinare anche un po' il suolo, eccetera. Insomma, pregiudicano – dicono sempre alcuni, pochi per il vero – quello che si chiama “interesse generale” ad avere un ambiente salubre ed un paesaggio godibile.

Guarda la coincidenza, questo “interesse generale”, in altri settori, come quelli sanitari ad esempio, è proprio il concetto in nome del quale si accetta qualsiasi caudillo al Potere. È strano insomma, tal “interesse generale”, per il cemento si può calpestare, per altri versi è intoccabile. Per quello che in genere si chiama emisfero ambientalista, poi, le case sul mare sono abbastanza orribili, ma le reclusioni dentro casa paiono loro adorabili. C'è una invece coerenza di fondo tra le due cose: se debbo campà n'à vita intera recluso dentro quattro mura, me la volete dà non dico una "rotonda sul mare", come si cantava un tempo, ma almeno una terrazza sulla spiaggia?

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