domenica 5 luglio 2020

Torna l'Italia normale (e magari pure il derby Pavone / Di-Girolamo)

ROSETO. Pian pianino torna l'Italia normale. Quel Paese cioè, dove un ospedale già di prima linea contro il covid, ad Atri, ora scarseggerebbe di anestesisti (alias Luciano Monticelli, su Fb). Un Paese vale a dire, ove in generale, prenotare una mammografia, significa aspettare tredici mesi (alias Carlo Calenda, in Tv). E nel quale, magari, richiedere una visita dermatologica può voler sentirsi dire: ripassi nel 2022 se le va bene!

Ecco, torna quel Paese reale che solo un paio di mesi fa, quando temevamo di morire tutti da un minuto all'altro, avremmo pagato per riavere. Per riassaporare le code in autostrada di due ore per fare trenta chilometri pagando all'uscita un “dovuto” mega-pedaggio. Con l'aggiunta, se volete, dato lo sfavillante smart-working nostrano, ovvero il “lavoro intelligente”, che se hai bisogno di un ufficio pubblico non trovi ovviamente l'impiegato perché lavora da casa, ma nemmeno ti rispondono al telefono perché non sia mai dato, in Italia, che un ufficio risponda pure al... telefono!

Ecco, torna l'Italia che ci piace. Che rimpiangeremo con il fazzolettino di carta ecologica e ricicabile in mano quando tra qualche mese (o solo qualche settimana) ci rinchiuderanno di nuovo tutti in casa. Ed in questa Italia che torna finalmente a piacerci, qui nel nostro piccolo rosetano, ahi visto mai che nella primavera 2021 potremmo rivivere l'ebrezza tutta nostra del match di ritorno del derby elettorale Pavone-Di-Girolamo / Di-Girolamo-Pavone per la conquista della “coppa del nonno” politica, pardon si voleva dire della Poltrona di Primo Cittadino della Città delle Rose? Ammettiamolo, non sarebbe una sfida fantastica?

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