foto diramata dal Comune in occasione della festa degli alberi |
ROSETO. Fanno sapere i bene
informati che nel 2030 il mondo comincerà a finire. Bene, si spera
che, per quella data, qui a Roseto si sia finito di cementificare le
aree ancora disponibili. Qualche grossa lottizzazione è alle viste.
Per via indiretta ne accenna l'albo pretorio odierno. Quindi, da
questo punto di vista, nutriamo buone speranze.
Nel decennio,
inoltre, è auspicabile che il buon Nicola Petrini – senz'altro
ancora assessore per quell'epoca – abbia finito le varianti
urbanistiche (anche queste involontariamente svelate dall'albo
on-line) che deve completare per il famoso “centro del riuso”. Il
quale, nel frattempo, dovrà essere ri-annunciato prima di terminare
nel dimenticatoio. Intanto oggi, l'attivissimo Petrini, insieme al
sindaco Di Girolamo, ha proclamato le fine dei lavori sugli argini
del Vomano: alleluia!
Per l'intanto,
potremo fare ancora una decina di “Feste dell'albero”, ovviamente
prima di tagliarne qualcuno “in divieto di sosta” sul lungomare,
rigorosamente senza ripiantare – mi raccomando – i pini del
centralissimo viale Roma.
Cosa resta di più?
Bhè, in dieci anni ci sarà da restaurare il pontile (a proposito:
occhio alle paratie per verniciare sott'acqua). Poi dovremmo
cementificare un po' di spiaggia che ci rimane prima che il mare “ci
passi sopra” (a ri-proposito, attenzione a dove manca il muretto:
il vento erode quasi quanto le onde).
Insomma, di lavoro
ce n'è. Dovremmo anche farci rieleggere per altre tre o quattro
volte almeno. Arcipicchia, ma questo benedetto mondo proprio nel 2030
deve sclerare!
Nessun commento:
Posta un commento