sabato 19 luglio 2025

Frollini flash (cronaca friabile della settimana)

ROSETO. Riparazioni alla meglio lungomare. Varianti di progetti propagandati come non-plus-ultra. Piste ciclabili impraticabili premiate. Murales dichiaratamente assertivi verso certe politiche. E tanto cemento estivo, autunnale, invernale o primaverile a scelta!

12 luglio. Mettete i sampietrini. Dopo 45 giorni (e 45 mila euro spesi) qualche pezzetto di marciapiede lato mare viene ri-tavolato. Se invece di deperibili listelli avessero usato semplici sampietrini (eterni), avrebbero fatto il doppio di marciapiede e cominciato a sostituire quelle tavole che oggi le metti e domani stai daccapo. Troppo facile?

13 luglio. Gonfiare le parole. Lo avevano definito un progetto eccezionale, all'avanguardia, praticamente perfetto. Poi, per portarlo avanti, hanno dovuto fare una variante sostanziale, radicale, strutturale. Si sta dicendo della demolizione/ricostruzione della scuola Romani. Per la quale molto petto alle parole è stato gonfiato.

14 luglio. Premia quel che critica! Un'associazione ambientalista di settore, di cui è autorevole esponente il più influente degli ecologisti rosetani, premia la pista ciclabile che quello stesso ecologista ha più volte messo all'indice pubblicamente reputandola inadeguata.

15 luglio. Murales “di Stato”. C'erano una volta i murales contestativi. Ora abbiamo quelli autorizzati, patrocinati, sponsorizzati dal potere di turno. Che addirittura anche nella parola dipinta contengono un messaggio di preferenza verso una specifica manifestazione musicale promossa da privati, di notevole rilevanza economica, che vede soprattutto un amministratore civico molto protagonista. Come dire, c'era nel '900 in alcuni Paesi l'arte di Stato; c'è, in qualche città degli anni 2020, l'arte di municipio!

15 luglio. Un padreterno. Un sindaco che si permette di confezionare la scusa che non sono cari i parcheggi delle ferrovie ma a buon mercato quelli del Comune e non paga pegno sulla stampa, anzi viene preso come oro colato, ha tutto il diritto di considerarsi un padreterno; di pensarsi un potente e magari lo è. Che poi gran parte dei suoi elettori siano mediamente benestanti, quindi possano permettersi il dazio ferroviario, è un altro paio di maniche.

16 luglio. Biblioteca forever. Dopo 165 giorni di chiusura per manutenzioni, riapre la biblioteca comunale. E si festeggia con due comunicazioni stampa, otto foto e la partecipazione di quattro amministratori civici. Ma perché, non la volevano riaprire?

17 luglio. Il progetto dei progetti. Se ne parla da circa trent'anni. Negli ultimi quattro con insistenza. In tutto questo tempo la ristrutturazione di Villa Clemente – è di lei che si dice – doveva esser già finita da un pezzo. Invece siamo ancora al progetto dei... progetti. L'ultimo è quello buono, dice l'assessore Angelo Marcone. Data la loro natura friabile, i frollini temono che saranno dispersi già in mille molecole vaganti nello spazio, prima che questo progetto si realizzerà.

18 luglio. Lady neo-dc. E con questo annuncio (auspico un regolamento condiviso) sembra proprio una democristiana, l'avvocata Gabriella Recchiuti, a capo della maggioranza del consiglio comunale. Ma ai frollini piaceva di più la Gabriella barricadera e d'assalto, radicale e clamorosamente di parte (della sua parte). Faceva più segno dei tempi, senza infingimenti. E poi diciamolo qua che non ci vede e sente nessuno: ma cosa contano i consigli comunali da trent'anni a questa parte, dopo l'elezione diretta dei sindaci? Zero, di fatto.

18 luglio. Cemento balneare. Anche l'ultimo prato verde prima del Borsacchio scomparirà sotto il cemento dell'edilizia balneare. L'assessore all'urbanistica se ne rallegra pubblicamente da Il Centro. Insomma, quali cambiamenti climatici, importanza del verde e così sia! Nell'intanto che si canta, si balla e si fan selfie al cinema all'aperto... nel durante che influenti ambientalisti montano la guardia alle feste del Dio Bacco... nel mentre l'estate va... l'importante è costruire. E costruiremo!

N.b.: i frollini sono confezionati in redazione, pardon messi in forno, nel pomeriggio-sera del venerdì per essere disponibili ai consumatori, ehm lettori, tôt le matin del sabato. Aurevoir

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