venerdì 27 ottobre 2023

Transizione verde o... al verde?

PESCARA. Ha un bel dire il presidente del consiglio regionale d'Abruzzo, Lorenzo Sospiri (ed io sono pienamente d'accordo con lui), che la transizione ecologica non è una passeggiata indolore. Che - super-bonus docet - può essere una costosa distorsione del mercato. Che tutti produttori di energia verde non possiamo essere. Che il cambiare non è sempre positivo e tuttavia cambiare bisogna visto che il mondo in quella direzione procede, anche secondo una nuova "narrazione educativa".

Ed ha ancora ragionissima, Sospiri, quando al convegno sulle "Comunità energetiche" al Petruzzi di Pescara, ricorda che la ricchezza la crea l'industria "non le farfalle" e che l'uomo ha bisogno di un "lavoro stabile e sicuro". Ed - aggiungo io - anche ben retribuito, non schiavistico e che non prenda tutto il tempo alla vita. Ed ancora aggiungo che quello di Sospiri sul lavoro "stabile e sicuro" mi sembra proprio quel discorso "di sinistra" che la sinistra non fa più da tempo pensando piuttosto alle farfalle (ed alle tartarughe, per restare in tema).

Ma io la transizione verde l'ho intravista, mi pare a Pescara questa mattina stessa. Su quelle vie presunte semi-ciclabil-pedonali con le auto che si accatastano a caso non essendoci parcheggi, i furgoni che girano ovunque e comunque, i pedoni che si tuffano sulle striscie ad un metro dalle auto tanto "hanno ragione loro" ed i ciclisti che passano e attraversano ovunque tanto hanno ancora "più ragione loro".

Ed ancor più l'ho veduta, la transizione verde, nel paio di uomini non più giovani, barba incolta, mal-messi e mal-vestiti, uno su una bici e l'altro su un monopattino. Ecco, quella è la transizione verde prossima ventura per molti, temo: una transizione sicura verso la povertà. 

Se non ci diamo una regolata è quel che si traguarda. Ed allora saranno davvero "sorci" verdi per tutti, ho l'impressione. 

martedì 24 ottobre 2023

Il "Borgo incantato" in nome di Harry Potter

ROSETO. La gente a volte ha bisogno di sognare: proclama la consigliera comunale Simona Di Felice, rappresentante della lista “AltraCittà-CasaCivica-Volt”, conosciutissima dal pubblico rosetano in quanto presentissima in innumerevoli conferenze stampa dell'amministrazione municipale ed altrettanto nelle conseguenti foto-opportunity. Eppure, con tutta la considerazione della professoressa Di Felice, tra l'altro proveniente da studi presso la “Pontificia università gregoriana”, non pare sia questo lo scopo esclusivo del “Borgo Incantato”, originale e ponderosa manifestazione giunta alla sua seconda edizione.

Dal 28 ottobre al 1 novembre, infatti, il Borgo storico di Roseto si trasformerà nel paese di Harry Potter, con giochi magici, spettacoli, scuole di magia, magic-tour, scacchiere giganti e tanto altro. Sulla base di una idea portata avanti di Eleonora Parnanzini e dalla associazione “Sociale e Civismo”, di cui l'infaticabile Eleonora, nella vita di tutti i giorni direttrice vendite di una notissima concessionaria d'auto, è presidente. A parte la denominazione sociale, con appunto questo termine “civismo”, che a Roseto ahimé rischia di crear confusione assumendo localmente il termine medesimo un significato tutto politico (e tutto politico di parte), identificandosi la parola “civismo” nella sostanza politica cittadina appunto, con un determinato partito; a parte la questione lessicale per fortuna nota solo ai pochissimi che la politica ancora la frequentano, la manifestazione si pone invece come un vero e proprio attrattore di pubblico nel senso della cosiddetta “de-stagionalizzazione” del turismo. Elemento, codesto, sottolineato proprio dall'assessora al ramo, Annalisa d'Elpidio, co-presentatrice alla stampa assieme alla consigliera Di Felice.

Tanto è apprezzata dai visitatori anche a scala abruzzese, che gli organizzatori suggeriscono di raggiungere il Borgo, quasi chiuso alle auto in quei giorni, di preferenza con il bus navetta, annunciato con frequenza oraria comodissima, lasciando l'auto addirittura al parcheggio del palasport di Roseto, distante circa 8 chilometri. Gli eventi, in ogni caso, sono in parte ad accesso libero ed in altra parte previo pagamento del biglietto, che si può comodamente acquistare secondo le forme modernamente più usuali oppure con canali tradizionali. Importantissimi, inoltre, gli sponsor, davvero di primo piano nel panorama economico rosetano.

Si prospetta dunque una seconda edizione di successo per il “Borgo Incantato” che, come ha detto il sindaco Mario Nugnes – collegato in video a bordo una berlina immagino di rappresentanza con i sedili tappezzati in lussuosa pelle di color chiaro – vuol costituire anche qualcosa di nuovo, visto che – ha affermato – non si deve fare solo quello che si è sempre fatto. Ed in questo è parso di scorgere una vena latamente polemica, tra l'altro non nuova agli interventi del sindaco. Anche se la circostanza, forse, non lo richiedeva. Ma questa è solo una semplice osservazione di cronaca.

Tentativi per le aree interne (e non solo)

TERAMO. Questa mattina, nella sede dell'Ente che associa 26 Comuni del teramano il cui territorio è attraversato dai fiumi Vomano e Tordino (consorzio “BIM”), sono state rese note due iniziative. molto diverse tra loro. Ma con un filo comune invisibile.

Ma andiamo con ordine. La prima riguarda la “Festa della castagna di Leofara”. Si svolge per la 42° edizione. È una delle più “antiche” del settore. Quest'anno guarda in particolare alle famiglie, ai bambini, ma anche ai ragazzi. Ai tradizionali stand dei “marroni”, infatti, nei due giorni della Festa, affianca escursioni nei boschi, animazioni e musica Dj-set. Per comprendere un po' tutti i gusti di un pubblico tradizionalmente assai vasto: lo scorso anno si sono calcolate circa 7 mila presenze.

Considerato che siamo in paesini piccolissimi, nel pieno dei monti della Laga (in inverno, in alcune frazioni, vivono solo una o due persone), con strade non certo agevoli per raggiungerli, sono numeri da primato. Del resto circa il 70 per cento del territorio della Valle Castellana, ai confini tra Abruzzo e Marche, è coperto da boschi di castagne, che forniscono un frutto di primissima qualità. Nonostante i danni dei cinghiali (problema serissimo in Valle), si stima di far gustare, nei due giorni della Festa, non meno di 7-8 quintali di castagne. Nei momenti migliori, prima della pandemia, si è arrivati anche a 14-15 quintali. Ma non crediate ci sia chissà quale ritorno economico. Considerato un prezzo di circa 8 euro al chilogrammo, fanno appena 5-6 mila euro.

Se non ci fosse l'aiuto degli enti (in questo caso il BIM) non si rientrerebbe quindi nemmeno nelle spese. In quei due giorni – si è detto tuttavia – i paesini tornano a vivere in un senso di festa che si spera propizio per ripagare una organizzazione appassionata e speranzosa in una ri-nascita di questi territori erosi dallo spopolamento soprattutto giovanile. L'impegno che ci ha messo ad esempio, Teodora Piccioni, delegata del comune di Valle Castellana, nell'illustrare le caratteristiche della Festa, testimonia di quanto si creda in queste iniziative

L'altra iniziativa presentata stamane, invece, riguarda la diffusione della lingua inglese, sempre più necessaria nel mondo del lavoro. In questo caso – ha detto il presidente del BIM, Marco De Nicola – l'ente vuole un po' allargare la propria azione verso i giovani e le scuole. Sono stati così coinvolti alcuni licei ed istituti tecnici del teramano (l'Alessandrini”, il “Comi”, il “Di Poppa”, il “Milli” e il “Delfico” di Teramo, il “Grue” di Castelli, il “Curie” di Giulianova ed il “Saffo” di Roseto). Selezioneranno 80 studenti (insieme al “C.S.A: Alpha – British School”, con sede a Civitella del Tronto) i quali seguiranno un corso d'inglese dedicato con una “premiazione” finale che prevede un viaggio-studio in Gran Bretagna di due settimane per i primi sei partecipanti.

Naturalmente maggiori informazioni possono essere tratte dai comunicati stampa curati dal “BIM” stesso. Ma qual è l'invisibile trait-d'union dunque? Che entrambe le iniziative, in maniera diversissima, sembrano far fede su un principio, anzi due: la valorizzazione delle bellezze, della cultura, dell'arte enogastronomica delle zone interne da un lato e la formazione dall'altro. Si ritiene che questi due filoni, diciamo così latamente politici, possano fronteggiare una congiuntura che non ha più, per queste zone, lo sbocco industriale e nemmeno quello delle aree più intensamente tecnologiche o dei servizi. Diciamo che è l'unica prospettiva che hanno. Che si cerca si sviluppare al massimo, ma che purtroppo finora non sta frenando molto l'abbandono delle aree interne. Certo, non ci fosse nemmeno questo traino turistico senz'altro sarebbe peggio. Ma da solo, gioco forza, non basta. Ma questo, chiaro, è un altro discorso.

venerdì 20 ottobre 2023

Come una pallonata nello stomaco

ROSETO. Posso dire un'impressione personale? Una sensazione visiva? La dico. Se guardo la pinetina “Celommi” di Roseto venendo da sud; passeggiando sul lungomare da sud; con quel marciapiede nuovo che penetra fin sotto i piedi dei pini; con la proiezione verticale delle chiome piombante sul cemento; mi viene l'immagine di una persona che cammina sulla spiaggia e viene colpita da una pallonata improvvisa nello stomaco. Il malcapitato si piega in avanti, sorpreso prima che dolorante. Poi naturalmente si rialza.

Ecco, è quel che penso quando vedo questi pini quasi incurvati in avanti; quasi convessi in verticale tanto quanto concavo si incunea dentro di loro in orizzontale il marciapiede. Per carità, è solo una impressione estetica personale. Poi so benissimo che la patina del nuovo, un'accorta propaganda social (in questo il pro-sindaco Angelo Marcone è maestro); uno studiato gioco delle luci farà apparire il tutto bellissimo e di conseguenza apprezzatissimo dal “popolo”. Ma ogni cosa nuova, soggetta ad un buon marketing, appare bella. Dopo un po' ci abitua e diventa anche familiare. Come lo diventerà anche questo marciapiede.

Ciò non di meno però, come quando vieni colpito da una pallonata nello stomaco, all'inizio fa brutto. Poi passa. Ma la botta è dolorosa.

P.s.: le foto le ho 'copiate' dal profilo Fb di Gabriella Parisciani.

domenica 15 ottobre 2023

E se poi una sera d'autunno a Giulianova... Pippo non lo sa!


GIULIANOVA. E mi sovvien un altro autunno. Di quasi mezzo secolo or sono. D'uno scorcio d'anni '60 del Novecento. Un modesto appartamento di periferia. Ma inebriante profumo di pulito. La TV nell'altra stanza: la sala; dove c'era il tavolo da pranzo per gli ospiti e il salottino. E nell'angoletto in penombra appunto la TV, un “Voxon” o qualcosa del genere. Con “l'occhio magico”, ovvero una pallina rossa che, se puntata da una pila tascabile o un fiammifero, cambiava i canali: cosa che non faceva quasi mai in realtà.

E in quelle stanze un bambino di circa sei anni. Due giovanissimi (per gli standard di adesso, s'intende) genitori. E questa TV che il sabato sera, dopo l'annuncio di una signorina dalla dizione perfetta, diceva: signore e signori ecco a voi... con la musica di Gorni Kramer. E partiva E pippo non lo sa... che quando passa ride tutta la città.... Ed io che rimanevo incantato, in realtà dalle gambe delle gemelle Kessler con mia madre che diceva: questo bambino è innamorato delle Kessler!

Ebbene, chi poteva pensare che una sera d'autunno di mezzo secolo e passa dopo, nel giorno del centenario di Italo Calvino, al Kursal di Giulianova, la bravissima Maria Rita Piersanti avesse a presentare “Pippo non lo sa...”, ovvero le musiche di Gorni Kramer, questo geniale musicista, jazzista già nell'Italia prebellica, precursore di ritmi e melodie moderne, sperimentatore ed innovatore a suo modo in tempi innovatori e nuovi a loro modo; che tale coacervo di memoria e d'attualità si diceva, prendesse vita la seconda edizione di “Musicisti in Herba”, rassegna dell'associazione “Nota Fulgens” diretta da Susy Paola Rizzo, di giovani talenti d'Abruzzo, oggi dedicata alla fisarmonica mentre in primavera concentrata sul pianoforte.

E che il tutto fosse preceduto da una relazione storica proprio su Kramer, curata dalla professoressa Stefania Pompeo. Con il patrocinio naturalmente del Comune di Giulianova (presente in sala l'assessore Paolo Giorgini); la partecipazione straordinaria dei maestri Renzo Ruggeri e Piero di Egidio e, ancor più straordinaria, dei “Musicabili” di Roseto, che poi sono un gruppo di ragazzi “speciali” che proprio oggi compie un anno, nato soprattutto grazie ad una mamma, Angela Riccardi, attraverso un libro, “La porta incantata”, che li ha lanciati.

Ma mentre tutto questo scorre davanti ai miei occhi; mentre questa bella serata va, in realtà io non seguo più. In verità rivedo con la mente quel bambino e quei genitori. Ripenso quegli anni, straordinariamente lontani e temibilmente vicini: anche allora c'era la guerra in medioriente. Quella stessa Tv dall'occhio magico, qualche anno più tardi, mandò le immagine dell'austerity del 1973 in conseguenza della guerra del Kippur. Ma erano guerre diverse. Ricordate con la lente deformata dal tempo, guerre più “umane”, se l'orrendo paragone potesse reggere.

Ed ecco allora penso alle parole che state leggendo. Le butto sul video appena rientrato. Così come escono. Senza correggere. Senza rileggere. Seguendo solo il filo della memoria. Che giunta ormai alle soglie della vecchiaia teme d'esser smarrita. Parole solo per me. Che poco dicono agli altri. E che pur condivido qui. Perché c'è una cosa che forse può essere esperienza condivisa: il tempo. Il tempo che è troppo corto. E troppo inutile. E Pippo non lo sa. Evviva Gorni Kramer.

venerdì 13 ottobre 2023

Non è vero... non è vero... non è vero... tutta un'invenzione dei cattivoni!

ROSETO. Bhé si, lo ammetto: ieri sera mi sono divertito. Lo faccio di rado, ma, complice il divano, mi sono goduto pezzi di consiglio comunale sul telefonino. E la fortuna ha voluto che l'onda si sintonizzasse durante l'intervento dell'ex-assessora Lorena Mastrilli, super-esperta di turismo. Ieri sera la signora Mastrilli è stata strepitosa: da incorniciare. Un discorso che più impetuoso era difficile. Devo dire in compagnia di quello di Enio Pavone, ma da Enio è normale.

Allora riassumiamo il Mastrilli-Pensiero. Dunque secondo lei il calo delle presenze (che tra l'altro, di fatto, un po' tutta l'amministrazione Nugnes nega), se c'è stato, deriva dal fatto che la gente non dichiara le presenze. Tant'è che lo scorso anno cercarono di mandargli la Guardia di Finanza, mentre quest'anno pare auspichino addirittura l'intervento della Polizia. Ora, santi lumi, ma questi presunti e misteriosi disonesti, sono usciti solo negli ultimi due anni? Fino a tre anni fa denunciavano 450 mila presenze ed ora solo 345 mila? Boh, non si capisce.

Comunque, in attesa di accertamenti (a proposito, ma gli accertamenti dell'anno passato che risultati hanno dato?); in attesa si diceva, ecco Pavone che propone un albo di chi affitta le case, così si scopre il nero. Oh Enio, scusa: ma non sei tu che dici che il privato dei propri beni fa quello che vuole secondo mercato? Ed ora vuoi una misura dirigista, da Stato Sovietico, che li costringe a denunciarsi in Comune se vogliono affittare una camera? Va bene che hai ricordato ieri sera che la tua unica tessera è stata quella socialista, ma sono passati anni santo cielo!

Tuttavia è nulla rispetto ad un'altra perla. I turisti sorpassano l'Abruzzo, si è detto: vanno dalle Marche alla Puglia e qui non si fermano. Un momento: vanno da Giulianova (dove si fermano eccome) a Pineto (dove soggiornano benissimo) e sorpassano solo Roseto? Allora facciamo una cosa: mettiamo dei monopattini elettrici nella piazzola dell'autostrada alla fine della Teramo-Mare e poi, siccome l'onorevole Giulio Sottanelli dice che il futuro è senz'auto, li invitiamo a raggiungerci a penzoloni sui bicicli passando per Coste Lanciano, sotto il muracciolo che solo soletto sta lì nella strada che doveva essere sistemata, ma aspetta che il pro-sindaco, Angelo Marcone, sia pronto con gli straordinari effetti speciali cinematografici per il taglio del nastro.

Adesso, scusate, egregi signori: ma non fate prima a dire che non è vero; che nessun calo turistico è mai avvenuto; che è tutta un'invenzione dei rosiconi invidiosi delle vostre super-capacità amministrative che, a quanto pare, sono apprezzate solo dal sottosegetario di Governo, Sgarbi Vittorio? Il quale Sgarbi, magari, ogni mattina, prima di recarsi al ministero, guarda i dati di Roseto e dice: ma quanto sono bravi questi miei amici rosetani... ma quanto sono bravi...

giovedì 12 ottobre 2023

Un fantasma aleggia sui dati del turismo rosetano; si chiama: meno 19,17 per cento

ROSETO. E no però! Questa è sfortuna nera! Oggi pomeriggio è arrivato un comunicato stampa del comune di Giulianova che sottolinea l'ottimo andamento turistico giuliese nella stagione appena scorsa. A dieci chilometri da Roseto, quindi, tutti i fattori geo-politici, di economia internazionale e congiuntura terracquea che hanno frenato la spinta propulsiva della fantastica politica turistica rosetana by Annalisa D'Elpidio (assessora tra le migliori del globo in materia) con la supervisione del sindaco Mario Nugnes, svaniscono come d'incanto. 

Ma per descrivere il contesto, riandiamo un po' alla conferenza stampa di lunedì 9 ottobre, quando i massimi vertici politici rosetani hanno contestato qualsiasi critica sulla stagione turistica, imputando qualche calo semmai al fatto che i “villeggianti” amassero star chiusi dentro i campeggi senza tirar fuori nemmeno la punta delle infradito. Una tesi, sotto il profilo della comunicazione, basata su un postulato semplice: mettiamo in discussione il dato delle 345 mila presenze contro le 450 mila di due anni fa dichiarandolo “provvisorio”: se casca quello viene meno il famoso numero delle 100 mila presenze in meno su cui è nato il caso e cade tutto.

Ma siccome, come recita il detto popolare, il “diavoletto spesso ci mette la coda”, nel comunicato uscito dopo la conferenza stampa, spunta un dato non citato in mattinata: meno 19,17 per cento di presenze. Una cifra sparata senza dimostrazione; senza dire su quale numero veniva calcolata. Il 19,17 per cento di cosa? Come se su una vetrina vedessi un prodotto con scritto: costa il 20 per cento in meno! Si, d'accordo, ma il 20 per cento di quale prezzo? Di 100 o di mille? E qui la vicenda ha assunto le tinte del giallo.

Per chiarezza e trasparenza (rivendicata) infatti non si capisce da dove sia spuntato questo meno 19,17 per cento che tra l'altro autodemolisce la campagna Annalisiana del va tutto benone. Perché oltretutto, la percentuale sortita dal nulla fa pensare che loro il dato sul quale è stata calcolata l'abbiano, anche se non l'hanno rivelato. Ma soprattutto quella percentuale su un numero incognito contraddice il racconto a tinte rose fatto la mattina.

Ecco, vedete che significa fare politica soltanto per la “comunicazione”, astraendo dalla realtà e riducendo il ruolo dell'amministrare ad un gioco di relazione del tipo: noi abbiamo ragione e voi torto: parliamo! Ho come l'impressione che non funzionino così le cose.

Firmato: “Quello che è presente in questa Aula e scrive”, gentile appellativo usato da Lorena Mastrilli, ex assessora al Turismo, per indicare lo scrivente.

Con simpatia


In nome del benessere


TERAMO. Quindici ragazzi hanno passato una estate diversa. Danzando, suonando, dipingendo. A contatto con la natura, nella location della “Terrazza Gran Sasso”, in località “Monte Fanun” di Torricella Sicura, entroterra teramano. Soltanto che questi ragazzi sono affetti da disturbi di natura autistica. Ed hanno tratto grande beneficio fisico e psicologico dalla loro vacanza.

I risultati di questo che è un “progetto pilota”, finanziato dalla Regione Abruzzo, dalla Fondazione Tercas e dal consorzio “Bim” di Teramo, sono stati illustrati alla stampa questa mattina proprio nella sala del Bim. Esiti, hanno detto le promotrici Nancy Fazzini e Ramona Sorricchio, scientifici e misurabili, tanto da suscitare l'interesse di riviste scientifiche che li pubblicheranno a breve. Perché basati sulla realizzazione di relazioni umane imperniate sulla fiducia. Fiducia tra operatori, ragazzi e famiglie, attivamente coinvolte quest'ultime nell'iniziativa, come ha rivelato Claudia, mamma di uno dei ragazzi ed a suo modo confermato Alessandra, che è proprio una ragazza che ha partecipato in prima persona.

Una vacanza dunque un po' fuori dagli schemi, che ha puntato alla forza delle persone e sulla capacità dello scambio umano. E, come hanno affermato anche Grazia Pezzopane, musicoterapeuta del conservatorio “Casella” dell'Aquila, Alessandra Martelli, dell'università di Teramo e Sara Palladini, insegnante, attrice ed esperta del settore, sul connubio tra il fattore umano ed la componente ambientale, ovvero della bellezza degli spazi fisici, che influisce grandemente sul benessere. Sul benessere, beniteso, anche delle persone cosiddette “normali”, che tutte possono attraversare delicate fasi e momenti della vita.

Ed in fondo un messaggio tanto solenne quanto troppo spesso dimenticato: il diritto alla felicità; di tutti noi; di noi esseri umani; che a volte stentiamo a riconoscerci come tali – vedi guerre in corso – ma che nell'essenza dell'animo tali siamo. O ci piacerebbe essere.

lunedì 9 ottobre 2023

E smettetela di criticare 'sto turismo! è andato bene; e la "svolta" c'è stata


ROSETO. Questa abitudine di usare l'aula del consiglio comunale per le conferenze stampa, chissà perché, fa sovvenire in strana associazione alla memoria, la sala del Cremlino inquadrata dai famosi “Speciale Mentana” ai primi giorni della guerra d'Ucraina, con quel tavolo da 30 metri in primo piano. Rende cioè alla mia soggettiva percezione giornalistica, quella distanza siderale interposta tra chi parla ex-cathedra e chi dovesse azzardarsi a domandar qualcosa. Ma è sensazione personale, se volete un disagio fisico, perché certo il Comune di Roseto non è una democratura ex-sovietica e l'intento del sindaco è per la trasparenza. Ognuno di noi, però, ha il suo concetto di... trasparenza.

Tuttavia questa mattina ho forzato la mia naturale ritrosia per queste pompose forme, perché l'argomento suscitava curiosità. E difatti ne è valsa la pena. L'amministrazione era infatti al gran completo, sia nella sua componente esecutiva (Sindaco Nugnes più assessori Annalisa d'Elpidio e Francesco Luciani), sia nella sua maggioranza consiliare (consiglieri Vincenzo Addazzi e Lorena Mastrilli), sia nella componente latamente partitica (Leonardo Faccenda, esponente della lista “Operazione Turismo", nonché dirigente locale di "Azione", nonché incaricato per l'estate appena scorsa dal Comune della gestione dell'ufficio informazioni turistiche) sia nella sua rappresentanza istituzionale, ovvero la presidente del consiglio comunale, nonché esponente anche lei di “Azione”, Gabriella Recchiuti. Se ho dimenticato qualcuno chiedo venia, ma sà, a quella distanza, ad una certa età, si fatica a riconoscere tutti.

Tal ponderoso schieramento politico, dunque, per dir cosa? In breve, per sostenere che il turismo, contrariamente a quanto se ne è detto nei giorni scorsi, ha avuto un andamento più che buono quest'anno. E se qualcosa è andato storto è solo colpa della crisi in generale. Ottimi allora gli “arrivi” (cioè quelli che sono venuti); ottima la “targhetizzazione” (termine bruttissimo, ma questo hanno usato), cioè una sorta di schedatura statistica del fenomeno; un po' meno bene le “presenze”, vale a dire i pernottamenti, ma lì – hanno giustificato – il dato è provvisorio quindi ci rifaremo con quello definitvo.

Ma se tutto è andato benone, se la “svolta” nella politica turistica c'è stata eccome; se i turisti c'erano in massa anche se magari non tanto si vedevano (pare vivessero chiusi dentro i villaggi posti alle estremità del territorio); se finalmente adesso sappiamo contarli e, appunto, targhettizzarli; se i turisti si stupivano persino del rapporto idilliaco che c'era tra l'ufficio informazioni e l'assessorato al ramo (ma che turisti politicamente avvezzi a queste sottigliezze burocratiche abbiamo!); se insomma già siamo arrivati alle soglie di una efficienza-turistica mai vista prima in città; tutto questo è nulla rispetto alle sorti e progressive meraviglie future in preparazione. Vale a dire partecipazioni a fiere ed eventi; “inter-club” (da non confondere con analogia calcistiche, chiaro); valorizzazione a tutta delle tartarughe del Borsacchio; mirabile tecnologie ultramoderne e chi più ne ha più ne metta.

Insomma, più di così cosa volete, si può sintetizzare giornalisticamente. Ed ora davvero siamo tutti più sicuri che la risorsa turismo stà in piena salute ed in ottime mani e speriamo la si smetta con queste critiche (ancora sintesi mia, chiaro). Del resto mi sento autorizzato a riassumere un po', se non altro perché l'ex-assessora ora consigliera, Lorena Mastrilli, ha detto proprio a me personalmente, gentilmente indicandomi come “...Una persona che è in sala ed ha scritto...” (forse aveva dimenticato il mio nome, ma non fa niente), che farà l'area per lo sgambamento dei cani. 

Grazie Assessora, benché ex: ma io non ho il cane! E sa perché? Perché odio il guinzaglio.

domenica 8 ottobre 2023

La Sottanelli(s) art!

ROSETO. Premesso: quando penso alla Regione non mi vengono in mente le acrobazie politiche dell'onorevole Giulio Sottanelli (il cui modo d'intendere la politica purtroppo conosco bene dall'azione dei suoi uomini qui a Roseto), ma piuttosto i tanti affollati sportelli CUP (centri prenotazioni) delle varie Asl abruzzesi. Penso alle file ad ogni ora del giorno davanti agli ambulatori ed ai pronto soccorso. Penso alla faccia dell'addetto che ti dice: “Signore, per questa prestazione sanitaria, per questa cura o analisi che il medico le ha prescritto, ripassi tra un anno...”. Il che equivale a dirti: non te la facciamo, se ti serve arrangiati, cerca qualche laboratorio privato se te lo puoi permettere.

E penso che è stato così per tutti i cinque anni di Marsilio. Come lo era nei cinque precedenti. Come lo sarà nei cinque prossimi. Chiunque sarà ad accomodarsi sulle comode e super-retribuite poltrone regionali. La sanità pubblica sarà sempre più per gli ultimi, mentre i primi già si curano altrove. La gestione della sanità è il più grande fallimento delle Regioni. In particolare nel Mezzogiorno. In special modo in Abruzzo. Dove la politica ha inteso la sanità sempre e solo come terreno di caccia elettorale, come nominificio, come mezzo per la raccolta del consenso. Dove l'appartenza e la fedeltà politica fanno premio su tutto e tutti. Sempre: ieri, oggi e domani.

Per questo non andrò a votare il 10 marzo prossimo. Per la cui data mi auguro solo si voti in due giorni così i super-stressati studenti delle nostre iper-competitive-scuole avranno un giorno di festa in più. È l'unica cosa buona che vedo in quella data.

Ciò detto, tuttavia, un piccolo cenno alla Sottanelli-story va fatto. Se non altro perché qui a Roseto lui impera. Ed il cenno è questo. A me pare di scorgere in Sottanelli quella particolare arte politica di sopravvivere con pochi voti. Sempre cercando di saltare sul treno giusto all'ultimo momento. E sempre sperando nel colpo di fortuna. Lo fu a Roseto, complice una sinistra ed una destra super-divise. Lo è stato a Roma, nel 2013 con Monti e nel 2022 con Calenda. Non si è ripetuto nel 2023 a Teramo, né alla provincia né al comune. Ora tenta la partita regionali.

L'uomo è abile e, come detto, politicamente fortunato. Ha ottimi rapporti con il mondo imprenditoriale, bancario, assicurativo e dello sport. Controlla "militarmente" in senso lato ovvio, l'amministrazione comunale di Roseto, dove può contare su una maggioranza bulgara composta in larga parte da suoi amici e persino da alcuni sui partenti, più o meno stretti. Ma alla Regione il vento pare spirare da destra, mentre lui questa volta si è spostato a sinistra. Anche se Marsilio non lo merita per nulla potrebbe sopravvivvere a sé stesso, se non altro per inerzia politica. 

Comunque andrà, però, per Giulio sarà un successo: politici come lui appartengono alla categoria di quelli che vincono anche quando perdono. Una specie di... assicurazione sulla vita (politica), si direbbe!

mercoledì 4 ottobre 2023

Consultorio: galeotta fu la PEC

Francesco di Giuseppe
ROSETO. "Casa Rosa": no è piccola. Appartamento all'ex-Monti: no, non va bene, sta al primo piano, eccetera. Ora proviamo in via Marina, dove abbiamo un locale. Pare possa andare. Ma bisogna aggiustarlo. E ci vuole qualche tempo. E qualche soldo, che forse abbiamo e forse no ed intanto lo elemosiniamo alla Regione. Ed in attesa il Consultorio, nella sua parte corposa, resta a Notaresco.

Un consiglio comunale aperto, quello sul caso-consultorio, che dire inutile è poco. Dove il proponente, ovvero Pavone Enio già sindaco, ritira la proposta che lui stesso aveva... proposto! E dove lo stesso Pavone non può attaccare la ASL perché, politicamente, è destra e lui a destra non disdegnerebbe l'andare per le regionali. E ciò da modo a Sabatino di Girolamo, già sindaco anche lui, ma del Pd, di sferrare due “arringhe” che levati (per la miseria, Sabatino va meglio da consigliere che da sindaco).

Un consiglio dove emergono due enti, Comune ed ASL, che non si parlano se non per PEC. E se la PEC, che poi sarebbe una raccomandata elettronica, non arriva il sindaco non sa nulla e perde il Consultorio, per poi fare una fatica terribile per cercare di averlo indietro. Un consiglio dove due consigliere di maggioranza tanto per cambiare attaccano, con toni da maestrine, il consigliere d'opposizione, Francesco di Giuseppe. Un consiglio dove però il sindaco, Mario Nugnes, per la prima volta forse, prova ad assumere una postura “moderata”, senza issarsi su quella cattedra dove spesso si è lanciato a maestro di non si sa bene che cosa.

Ecco, se perdesse d'ora in avanti quell'irrefrenabile senso di superiorità politica che in due anni lo ha sempre accompagnato, per cui a sentirsi in colpa dovrebbero essere sempre gli altri, potrebbe persino recuperare un qualche minimo buon senso politico e staccarsi finalmente da una maggioranza che sa fare solo muro contro muro e da un Pavone che fa il mattatore continuo come se il sindaco ombra fosse lui. Poco poco ieri sera ci ha provato. Vediamo se dipende dalla scottatura troppo grossa che si è beccata con il Consultorio, oppure da una ritrovata consapevolezza del suo ruolo di sindaco.

martedì 3 ottobre 2023

Per dir di turismo...

ROSETO. Questa mattina ho ricevuto due comunicati stampa molto critici nei confronti della politica turistica municipale. In seguito, come ormai sapete, ai dati negativi delle presenze turistiche nell'estate appena passata: si parla di ben 100 mila presenze in meno in due anni, infatti. Il primo comunicato lo ha spedito Vanessa Quaranta, presidente dell'associazione “SiAmo-Roseto”. Il secondo, ugualmente critico, Francesco di Giuseppe, consigliere di Fratelli d'Italia.

Ora, mi perdonerete se non riesco a pubblicarli tutti. Quello di Vanessa l'ho inserito nella pagina Fb, quello di Di Giuseppe, che sottolinea soprattutto la tendenza dell'amministrazione Nugnes ad “autoassolversi”, lo rimandiamo a successivi interventi, tanto il tema resterà in agenda penso.

Per quel che mi riguarda, però, vorrei dire una cosa. Personalmente non sono interessato al turismo. Per me, uno nessuno centomila non cambia. Per la città invece si. Il punto per quanto riguarda l'assessore Annalisa d'Elpidio, invece, è un altro. Ed è tutto politico. Lei si è presentata alla città con una lista che si chiama “Operazione turismo”. Ha promesso che avrebbe rivoluzionato il settore. Si è impegnata a portare successi in materia. Ora, se tu prometti che porterai chissà quali flussi e poi perdi 100 mila presenze in due anni, qualche domanda te la dovresti porre. Perché è normale che il paragone venga fatto non rispetto ai dati generali; non rispetto alla congiuntura; non rispetto a quello che è noto per tutti: ma rispetto alle promesse.

Questo e solo questo è il problema politico. Facciamo un esempio per capirci: se un allenatore (si fa per dire) di calcio prende una squadra arrivata terza al campionato e promette al pubblico di vincere il campionato seguente, mentre arriva a mala pena ultimo, è su questo divario tra il promesso ed il realizzato che il pubblico lo valuta. E, fossimo nel calcio, lo valuterebbe molto male.

Nella politica, a differenza del pallone, si ha il vantaggio che i tifosi ti applaudono lo stesso pure se perdi. Per cui Annalisa d'Elpidio può stare tranquilla al suo posto di assessore come nulla fosse. Con un'avvertenza però: i tifosi ti applaudono lo stesso anche se non combini nulla, ma gli sportivi chissà!

Consiglio straordinario sul consultorio: qualche appunto

ROSETO. Questa sera, martedì 3 ottobre, si riunisce in seduta straordinaria il consiglio comunale per discutere del consultorio familiare, come è noto semi-trasferito a Notaresco. A mò di promemoria, forse è utile elencare qualche punto fermo.

1) In primavera – secondo quando accennato dallo stesso sindaco Nugnes in consiglio comunale – la Asl avvisa che deve fare dei lavori nei locali a Roseto. In Comune pare non capiscono bene se si tratti di consultario o altro e negano il locale alternativo chiesto dalla stessa Asl presso la “Casa Rosa”. Non si sa se da marzo ad agosto il sindaco si sia accertato bene di quali lavori si trattasse e se, per caso, riguardassero il Consultorio.

2) Il 22 agosto, secondo il sindaco senza altro preavviso, la Asl comunica lo spostamento del consultorio a Notaresco ed il 25 agosto, addirittura in anticipo rispetto alla data prevista del 1 settembre, esegue materialmente il trasferimento. Dal Comune partono una serie di comunicati-stampa perfettamente contraddittori, in cui prima annunciano il trasferimento e poi fanno retromarcia. Da Notaresco, però, fanno sapere che la soluzione del trasferimento era in qualche modo concordata. Il sindaco s'indigna ed annuncia querele. Tuttora non si sa se le abbia in realtà inoltrate.

3) Nel frattempo il locale “Casa Rosa”, che prima era stato negato, viene concesso, ma la Asl riporta in quelle mura solo alcuni dei servizi storicamente a Roseto da circa 40 anni. Manca ad esempio l'assistenza ginecologica, che era tra le più richieste dagli utenti. Il Comune intanto annuncia che il tutto rientrerà appena saranno pronti i locali “Ex-Monti”.

4) A tutt'oggi, passato un mese e dieci giorni circa, non si sa se il Comune abbia effettivamente allestito il locale alternativo all'ex-Monti, mentre il Consultorio resta aperto a tutti gli effetti a Notaresco, con l'appendice rosetana per pochi servizi restati.

Questa sera ci sarà il consiglio straordinario, dunque. Nel quale, è probabile, il sindaco e tutti i consiglieri di maggioranza, dal primo all'ultimo nessuno escluso, ribadiranno che hanno pienamente ragione loro e magari hanno ragione un po' tutti, Asl compresa. E comprese le signore rosetane che tranquillamente se ne vanno a Notaresco per quello che può servire loro oppure si rivolgono ad altre strutture, senza all'apparenza risentire assolutamente della mancanza del già-consultorio rosetano.

O almeno tanto pare.

domenica 1 ottobre 2023

L'autunno porterà consiglio?

ROSETO. In attesa che Sottanelli Giulio decida cosa fare per le elezioni regionali, se andare a destra o sinistra oppure con nessuno dei due, nella “sua” Roseto – di cui stranamente non parla mai – pare che anche quest'anno ci sia stato qualche calo di turisti. Nonostante una offerta stratosferica di parcheggi a pagamento ed una tassa di soggiorno al top, non sono riusciti ad attrarre più di tanto.

Ma qui a Roseto, del resto, “Azione” di Carlo Calenda a Roma e Giulio Sottanelli in Abruzzo, assume un'altra denominazione: una denominazione civica. Nonostante le persone siano le stesse: solo che quando parlano in veste municipale sono “civici”, mentre se intervengono nei congressi cittadini del partito, oppure nelle occasioni politiche fuori Roseto diventano “Azione”. Ma questo, ovvio, riguarda la... chiarezza! delle parole in politica.

Chissà se può aver inciso circa il turismo, un pontile perenne cantiere il cui parco retrostante è diventato terra di nessuno; oppure una Villa comunale perennemente chiusa; o magari una politica di annunci condita da immancabili foto-opportunity-politiche le quali, per chi non è di Roseto, purtroppo dicono poco o nulla.

Comunque, aspettando il radioso autunno politico per il già “vicesindaco” della provincia di Teramo, Giulio Sottanelli in persona, e per i suoi valorosi uomini e donne rosetane, godiamoci queste belle giornate di sole, che queste davvero non le può togliere nessuno.

Buona domenica!

P.s.: per ragioni tecniche, le foto sono accluse solo nella versione Fb di questo post, cui volentieri si rinvia chi ne avesse di curiosità.