lunedì 29 marzo 2021

Tormeremo a riveder le gru

articolo di Luca Venanzi, su Il Centro 29.3.021
ROSETO. Sembrerebbe che una nuova età dell'oro per il mattone stia per “benedire” (siamo vicini alla Pasqua) la città. Si annunciano lottizzazioni a nord ed a sud, nonché modifiche off-cours a piani e progetti. Attivissimo, in tal senso, l'architetto “Peppe” Di Sante, nella sua veste però di consigliere comunale Pd, partito di cui è anche esponente a livello locale.

Del resto l'urbanistica nel governo civico del sindaco Di Girolamo, Pd anche lui, è materia a testata (politica) multipla. Se ne occupa l'assessore Orazio Vannucci, delegato al ramo. Ne tratta moltissimo, anche con dichiarazioni pubbliche si suppone a nome di tutta l'amministrazione, l'architetto Di Sante. Di fatto, attraverso i lavori pubblici, ha un ruolo nell'assetto urbano anche il vice sindaco, Simone Tacchetti. E persno il delegato alle manutenzioni, Nicola Petrini, nel caso dell'impianto per il riuso dei rifiuti in zona impianti sportivi, è entrato a piè pari (politicamente) in un tema che è esso stesso urbanistico. Poi, c'è il sindaco, che per un periodo, se non ricordo male, trattenne addirittura per se la materia urbanistica.

Insomma, va a finire che ci vuole un “coordinamento” interno per districare l'ingorgo... urbanistico! Del resto allegria, appena si esce (speriamo almeno) da questa lunga chiusura-sanitaria, torneremo a riveder le gru.

venerdì 26 marzo 2021

"Lo Stato neanche ci pensa"

PESCARA. Lavoravano nel settore dei matrimoni. Ci campavano. Alcuni anche bene. Sono bloccati da un anno. Non sanno più come andare avanti. Qualcuno teme di chiudere. Hanno fatto una dimostrazione, a Pescara. Sospettano che lo Stato se ne freghi di loro.

Del resto le statistiche asscurano che durante i lockdown non sono solo crollati i matrimoni ed aumentati i divorzi (il che è comprensibile), ma sono diminuite anche le nascite. Il motivo è facile da comprendere. Mettereste al mondo dei bambini sapendo che non potranno andare a scuola, se non attraverso un computer? non potranno avere amici, se non virtuali? non potranno baciare una ragazza o un ragazzo giunti all'età per farlo? non potranno viaggiare e visitare nessun altra città se non quella dove vivono? dovranno vivere perennemente sul divano, insomma? Tanto vale allora prendere un micio d'appartamento, per lo meno non ha bisogno di autocertificazione, lui!

Ecco, tirava una brutta aria questa mattina a Pescara, nel deserto dell'ex-città commerciale d'Abruzzo.

giovedì 25 marzo 2021

Ma siete sicuri che l'urbanistica sposti voti?

ROSETO. Simpatiche punture di spillo questa sera in consiglio comunale. L'aria di elezioni, seppur rimandate a settembre, si fa sentire. E chi fa politica si posiziona, o riposiziona come è naturale che sia. C'è da giurarci, ad esempio, che sabato 27 marzo, tutte le “antenne” della politica rosetana saranno orientate sul piazzale antistante il pontile. Dove, per inaugurare il cantiere (il cantiere, si badi bene, non i lavori) è stato invitato il senatore Pd, Luciano D'Alfonso. Si può scommettere che si cercherà di interpretare ogni minimo “segnale” per captare dove pende, eventualmente, il cuore (politico) del Senatore circa le prossime comunali.

Altro tema che sempre appassiona specie in tempo limes, è l'urbanistica. Chissà perché, ma i politici ritengono che l'urbanistica sposti voti. Ho qualche dubbio. Forse anni fa si. Ora chissà. Comunque l'argomento tiene banco.

C'è anche da dire che il clima pandemico, di solito, favorisce chi è al potere. Lo scorso anno, almeno, si verificò. Quest'anno si vedrà.

Comunque, assicura l'assessore Nicola Petrini, la città è tutta un cantiere. Ci saranno presto anche nuovi asfalti. Ecco, gli asfalti: funzionano ancora, a livello elettorale, gli asfalti? Chissà, vedremo anche questo. Forse qualche votarello più dell'urbanistica potrebbero spostarlo, però.

sabato 20 marzo 2021

Villa Comunale, non ce ne possiamo vantare

ROSETO. L'approvazione della seconda variante ai lavori per la villa comunale, consente di fare una breve sintesi. Dunque vediamo.

Il 22 ottobre 2015, quasi sei anni fa, veniva approvato il progetto. Un elaborato tecnico ritenuto perfettamente eseguibile e sufficiente allo scopo.

Il 25 febbraio 2016 i lavori venivano appaltati. L'impresa offriva oltre il 30 per cento di sconto sul prezzo di gara. A giudizio del Comune e dell'appaltatore sarebbero bastati poco più di 600 mila euro per rimettere in sesto la Villa.

Nel giugno del 2016 viene consegnato il cantiere. Riconsegna prevista nel dicembre 2017.

Il 21 novembre 2017, però, si stabilisce di fare una variante. L'importo dei lavori aumenta di circa 160 mila euro.

A questo punto, ovvero dopo aver approvato un progetto dichiarato perfettamente eseguibile ed una prima variante, si accorgono che manca il rifacimento del solaio di una stanza, della struttura del tetto ed in più che ci sono delle fessurazioni sui muri da consolidare. Lesioni che evidentemente erano invisibili fino ad allora, così come tutte le altre manchevolezze.

Il 14 novembre 2018 si redige allora una altra perizia di variante. Senonché, inviata nel gennaio 2019 alla Regione Abruzzo, questa in sostanza la respinge con osservazioni che riguardano la stima (“computo metrico”) dei lavori.

Nel marzo del 2019 il Comune risponde alle osservazioni regionali, ma l'Ente Regione rileva altre pecche nella documentazione municipale, addirittura relative all'inserimento delle “spese tecniche”, in particolare degli incentivi riconosciuti per la progettazione. Da tener presente che i costi originari per progettare quest'opera ammontano a circa 150 mila euro.

Il 25 marzo del 2019, infine, la Regione da il suo ok alle variazioni presentate.

E così siamo all'oggi, quando il Comune approva la seconda variazione progettuale. L'importo lievita di altri 75 mila euro circa.

In sei anni, dunque, il netto dei lavori è passato da 616 a 853 mila euro circa. Il che, sommando tutti gli oneri accessori (tutto ciò che non va all'appaltatore, per capirsi), porta il totale da 1 milione 140 mila ad 1 milione 233 mila circa. E la Villa sta ancora come sta, come tutti i cittadini possono vederla.

Non credo sia un vanto.

venerdì 19 marzo 2021

Il Giorno della Zeppola

ROSETO. Nell'Abruzzo che, non fosse per tre quarti “rosso” verrebbe in “giallo”; nella regione di questa inedita tavolozza viral-cromatica da dottor stranamore; resiste la tradizione del “Giorno della Zeppola”, alias Festa del Papà, vale a dire San Giuseppe. File davanti le pasticcerie di Roseto, che per via del distanziamento, rigorosamente ossequiato, sembrano folle davanti ai botteghini dello stadio, quando allo stadio era lecito andare.

Mai come ora, la zeppola appare un talismano, un “vaccino”, l'antidoto di una irreparabile “normalità”. Vi fu un tempo, galassie geologiche or sono, in cui S.Giuseppe era festa nazionale, anche nelle scuole: già, nelle antiche galassie a scuola si andava, persino! Ora è solo la festa della zeppola. Ed è già tanto che almeno questa pasta fritta sia consentito mangiare. Seppur autocertificandone la... necessità!

Si, necessità. Necessità della salute. Della psiche. Della mente. Necessità di una regione vecchia, decrepita e quindi, con uso tecnico di parola, da tempo rimbicillita. Non solo per l'età, beninteso.

martedì 16 marzo 2021

Salta l'approvazione del bilancio

ROSETO. Già la seduta era partita solo grazie a Nicola Di Marco, che da (ex)opposizione, da tempo passato in maggioranza, ha tenuto in piedi il numero legale. Ma nulla ha potuto la maggioranza stessa alla fine, quando l'ex-sindaco, Enio Pavone, ha scovato tra gli atti del bilancio la mancanza di un allegato obbligatorio. Così, dopo una lunghissima discussione, non si è potuto far altro che rinviare l'approvazione del documento di bilancio. 
(nella foto, Teresa Ginoble, presidente del consiglio comunale) 

domenica 14 marzo 2021

E Cheppalle!

Dunque, oggi sarebbe la giornata della matematica, in quanto 3 e 14 intesa come data scritta dagli inglesi 3 punto 14 come un Pi greco.

E poi sarebbe la giornata del paesaggio non so da chi istituita.

Ed è anche la giornata dell'Enrico, nel senso del nuovo segretario del Pd, acclamato oggi appunto.

E Chepalle, se è concesso dire con Franco Cardini, che di mestiere fa lo storico e non da poco. 

venerdì 12 marzo 2021

Cara Giorgia, per fortuna che l'Abruzzo non esiste!

Premesso: Giorgia Meloni a me piace. Non la voto, ma l'apprezzo. La trovo una leader, una donna che sa di politica e la sa fare. Ascolto sempre con interesse i suoi veementi interventi in difesa della democrazia. Ieri, ad esempio, ha detto una cosa che condivido: le chiusure di Draghi sono la copia perfetta (un po' peggiorata, aggiungo io) di quelle di Conte. Al di là del merito sanitario, ovvio, che qui non si discute.

C'è però una contraddizione palese nelle parole di Giorgia: il caso Abruzzo, governato da un suo fedelissimo, il “romano” Marco Marsilio. L'Abruzzo è in sostanziale lockdown da cinque mesi, tra l'altro con il risultato di aver il record dei contagi malgrado la bassa densità di popolazione.

Ora, se l'Abruzzo non fosse, per certi versi per fortuna, una regione quasi senza giovani e non avesse l'assistenza di pensionati e dipendenti, cinque mesi di chiusure l'avrebbero messo in ginocchio. In altre parole, se l'Abruzzo non fosse già di per sé, politicamente ed economicamente, un morto che cammina, le politiche di Marsilio lo avrebbero messo ko.

Giusto per dire, beninteso!

 

giovedì 11 marzo 2021

Spigolature rosetane


ROSETO. Quindi, a rigor di Tar, parrebbe che il Comune, qualora lo volesse, sarebbe legittimato a portare nel costruendo sito nella zona a latere degli impianti sportivi, i rifiuti urbani differenziati? Se l'italiano è italiano, infatti, tanto si potrebbe opinare dal passaggio della sentenza con cui viene stoppata la richiesta di sospensiva proposta da molti cittadini riuniti in comitati. Poi, certo, il Comune non lo farà, essendo tra l'altro – si presuppone per inclinazione politica – sostenitore della cosiddetta transizione ecologica.

La quale transizione del resto è la moda italiana del momento. Anzi, si potrebbe suggerire ai sindaci italici di inaugurare presto appositi assessorati municipali alla fluttuazione verde. In Italia, infatti, si passa sempre attraverso assessorati istituzionali, altrimenti non sembra abbastanza epico. E qui, ovvio, non si sta dicendo di Roseto.

A Roseto, invece, si è in attesa della rinascita dell'Arena Quattro Palme, dopo l'acquisto effettuato dal Comune dal vecchio proprietario, ovvero le Ferrovie italiane. E qui, oltre al plauso, va una considerazione. Si tratta infatti di un passaggio, oneroso, tra due organi dello Stato, tali essendo il Comune e le Ferrovie statali appunto. Ecco allora un'altra peculiarità italica. Con i denari dei cittadini di un Comune si acquista un bene che è di fatto proprietà dei cittadini italiani. Insomma, lo Stato vende al Comune, come se i genitori vendessero ai figli. Ma una eridità non onerosa no? Ovvio, no. Sono le leggi.

Leggi che il Comune, per diversa ragione, invoca nei confronti di un ente sempre statale, l'ANAS. Alla quale si chiede di asfaltare a nuovo via Nazionale. In tal senso, nel settembre scorso, fu dato incarico niente meno che ad un noto avvocato veneto, Maurizio Paniz, per altri versi difensore dei vitalizi dei parlamentari. Ma della causa, a dir vero, si è persa traccia. 

Sul lungumare rosetano, intanto, è andato a fuoco uno storico stabilimento balneare. Pare un incidente. Comunque la cosa ha destato scalpore.

giovedì 4 marzo 2021

Attenzione, la lista della spesa va bene se è ancorata sulla rosetanità di base

ROSETO. Le elezioni comunali sono state rimandate a settembre. Gli aspiranti sindaci più o meno potenziali hanno così il tempo per... l'esame di riparazione. C'è però un punto, per così dire prepolitico. Roseto, politicamente, ha un radicamento fortemente di centro-sinistra. Ma è un radicamento particolare. Che si basa sul cosiddetto “sociale”.

Attenzione: il sociale a Roseto è qualcosa di più di un fatto tecnico. È un fatto politico. Nel senso che è un fatto di “centro”, del tipo di un cattolicesimo democratico orientato moderatamente a sinistra. Il sindaco Di Girolamo non ha ben curato questo settore. Non nel senso che non se ne è occupato, ma nel significato che ha trascurato il valore per così dire “culturale”.

Lo aveva affidato ad una laboriossissima assessora, un'ottima persona come Luciana Di Bartolomeo, facendo così, però, una scelta tecnica, che tuttavia poteva andar bene più che altro per le ottime qualità umane dell'avvocata Luciana Di Bartolomeo. Poi, ad un certo punto, ha virato verso un'altra assessora, Donatella di Cesare, che però rappresenta anche un piccolo partito a sinistra del Pd. Non saprei dire se Di Girolamo ha valutato queste scelte nel senso di spostare gli equilibri del sociale tutti ad una sinistra un pò più spinta oppure ha sottovalutato una storia locale.

Guardate, questo del sociale è un “nodo” della politica rosetana; una peculiarità. Perché, ripeto, vuol dire qualcosa che incide sulla cultura, sulla storia stessa non dell'assistenza alla persona, ma di un modo di intendere i rapporti sociali e direi umani. Non so dire se questo mondo è ormai tramontato e quindi Di Girolamo ha potuto di fatto pendolare un po' al suo intorno. Ma il “naso” mi dice che Italia Viva, per non far nomi Tommaso Ginoble, abbia ancora qualcosa da dire su tale rapporto.

Ecco, se guardiamo un po' più al substrato pre-politico rosetano, forse il rinvio delle elezioni consiglierebbe prudenza, E, soprattutto, di ancorare i programmi non soltanto alla lista delle cose da fare, che pur sono necessarie, ma ad interpretare un po' quella che da modesto osservatore mi pare l'anima sottostante della città.

mercoledì 3 marzo 2021

Abruzzo (quasi tutto) rouge

L'Abruzzo, relativamente anche a Roseto, Pineto e Silvi, oltre le province di Chieti e Pescara, torna in rouge. Al di là del merito, sul quale ovviamente non entro, si osserva che Marsilio, presidente della Regione di Fratelli d'Italia, agisce politicamente tale e quale al ministro Speranza, di Leu. Ed oltretutto in perfetta contraddizione con quel che dice Giorgia Meloni, leader nazionale del suo partito.

Delle due l'una: se ha ragione Marsilio ha ragione anche Speranza e viceversa.

Comunque, è da novembre che Marsilio va mettendo in rosso l'Abruzzo. Senza ottenere apprezzabile risultato, tra l'altro.